«È difficile per tre settimane. Poi, la marcia ci cambia. Fu così per me la prima volta, verso Santiago. È così per gli adolescenti condannati che oggi cerco di aiutare. La marcia espelle la violenza accumulata e apre nuove piste contro la violenza profonda delle nostre società». Nella sua casa rustica in piena campagna normanna, fra gli arbusti spontanei in fiore che raccoglie
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